Come agiscono gli steroli vegetali e come influiscono sul colesterolo
Nei soggetti di età superiore a 80 anni mancano dati sull’utilità della terapia con statine per la prevenzione primaria, in quanto gli studi clinici non includono pazienti in questa fascia di età. I dati di efficacia e di sicurezza delle statine vengono estrapolati da studi condotti su soggetti di età inferiore a 75 anni. I pazienti più anziani si caratterizzano abitualmente per l’assunzione di più medicinali, con problematiche di interazioni tra farmaci e la presenza di multiple malattie. Questi elementi possono portare a un aumento nel paziente degli effetti avversi (tossicità a livello muscolare, aumento degli enzimi del fegato, aumento dell’incidenza di diabete, peggioramento del declino cognitivo) possibili con le statine.
Assumere gli steroli vegetali dunque è fondamentale per proteggere l’organismo dal rischio cardiovascolare e contrastare l’azione del colesterolo. Come anticipato l’introduzione nella dieta di almeno cinque porzioni di frutta e verdura, con oli vegetali e frutta a guscio, potrebbero offrire un quantitativo sufficiente di steroli vegetali. Si stima che, seguendo una dieta equilibrata, attraverso gli alimenti si introducano in media dai 150 ai 450 mg di fitosteroli al giorno, quantità che potrebbe aumentare per chi segue un regime alimentare vegetariano, anche fino a 700 mg al giorno [1]. Studi scientifici dimostrano che un’assunzione di steroli vegetali compresa fra 1,5 e i 3 grammi al giorno sia in grado di abbassare la concentrazione ematica di colesterolo [2].
Consigli
I fitosteroli nelle piante fanno parte delle membrane delle cellule, quindi sono componenti fondamentali dei vegetali. Se il medico consiglia di intraprendere l’uso di integratori di fitosteroli sarebbe consigliabile acquistarli in farmacia o parafarmacia, ma è possibile acquistarli anche online assicurandosi di farlo da negozi autorizzati. Se invece il medico consiglia l’utilizzo di alimenti fortificati, quali yogurt e latte, possiamo trovare questi prodotti nei supermercati e nei negozi di generi alimentari.
- Sicuramente tutti abbiamo sentito parlare degli steroli vegetali o fitosteroli, soprattutto in relazione al loro effetto benefico sull’apparato cardiovascolare, ma vediamo di approfondire bene di cosa si tratta, se davvero sono utili per la nostra salute, dove possiamo trovarli e come assumerli.
- Lo stigmasterolo, essendo uno steroide, è il precursore dello steroide anabolizzante boldenone.
- I pazienti più anziani si caratterizzano abitualmente per l’assunzione di più medicinali, con problematiche di interazioni tra farmaci e la presenza di multiple malattie.
- Assumere gli steroli vegetali dunque è fondamentale per proteggere l’organismo dal rischio cardiovascolare e contrastare l’azione del colesterolo.
- Questi elementi possono portare a un aumento nel paziente degli effetti avversi (tossicità a livello muscolare, aumento degli enzimi del fegato, aumento dell’incidenza di diabete, peggioramento del declino cognitivo) possibili con le statine.
- Se invece il medico consiglia l’utilizzo di alimenti fortificati, quali yogurt e latte, possiamo trovare questi prodotti nei supermercati e nei negozi di generi alimentari.
È facile, dunque, intuire come la dieta mediterranea fornisca un buon apporto di fitosteroli. Non si conosce ancora bene il reale meccanismo d’azione, ma molti dati scientifici suggeriscono che gli steroli vegetali siano in grado di ridurre abbastanza efficacemente businesshealthindianainsurancesmall i livelli ematici di colesterolo totale e colesterolo LDL (il colesterolo cattivo), senza tuttavia modificare il colesterolo HDL (il colesterolo buono). Il loro nome deriva dalla loro struttura chimica, che è molto simile a quella del colesterolo.
Steroli vegetali, utili contro il colesterolo alto: cosa sono, dove si trovano e controindicazioni
Inoltre, l’uso di integratori di fitosteroli potrebbe potenziale l’effetto di eventuali farmaci ipocosterolemizzanti, come le statine, per cui chi già segua una terapia farmacologica deve consultare il proprio medico. Dal momento che alcuni fitosteroli hanno dimostrato avere azione ipoglicemizzante, anche chi segue una terapia per la cura del diabete dovrebbe fare attenzione all’utilizzo di integratori di steroli vegetali poiché potrebbero potenziare l’azione dei farmaci ipoglicemizzanti. Gli steroli vegetali o fitosteroli sono dei grassi vegetali, ma sono molto diversi rispetto al colesterolo.
I dati diffusi dall’Oms dimostrano che il 20-25% dei problemi vascolari derivano proprio dall’assunzione di nicotina e di altre sostanze dannosi presenti nelle sigarette che provocano vasocostrizione e influenzano i livelli di colesterolo presenti nel sangue. In seguito all’uso di integratori di fitosteroli sono stati osservati alcuni effetti collaterali, a carico dell’apparato gastrointestinale, come diarrea o stipsi e gonfiore addominale. Alcuni studi dimostrano inoltre che l’uso di fitosteroli potrebbe inibire l’assorbimento di carotenoidi e vitamine liposolubili [5].
Qual è il livello “giusto”?
In ogni caso è sempre meglio farsi consigliare dal medico o da un esperto di nutrizione ed evitare il “fai da te”. Un’altra alternativa è assumere i fitosteroli sotto forma di capsule, che è possibile reperire in farmacie e parafarmacie. Solitamente gli integratori di fitosteroli vanno assunti una volta al giorno in prossimità di uno dei pasti principali.
Come agiscono gli steroli vegetali
Nell’Unione Europea, è un additivo alimentare elencato con il numero E E499 e può essere utilizzato nella produzione alimentare per aumentare il contenuto di fitosterolo, abbassando potenzialmente i livelli di colesterolo LDL. Essendo uno dei principali fitosteroli, lo stigmasterolo è incluso tra i composti sterolici nella dieta che può potenzialmente ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. Il consumo di 2 grammi al giorno di steroli vegetali è associato a una riduzione del colesterolo LDL nel sangue dell’8-10%, con possibile riduzione del rischio di malattie cardiovascolari. Lo stigmasterolo, nei processi cellulari delle piante, può avere un ruolo nelle risposte allo stress delle piante, nel metabolismo e negli enzimi coinvolti nella biosintesi delle membrane delle cellule vegetali.
Iperglicemia – Proprio come accade per il colesterolo e la pressione alta, anche l’iperglicemia (fra i sintomi del diabete) si può contrastare e prevenire grazie a un’alimentazione sana ed equilibrata. Frutta e verdura in abbondanza, un consumo limitato di zuccheri e l’assunzione di carboidrati provenienti da fonti ricche di fibre possono aiutare a limitare la concentrazione di glucosio nel sangue. Sembra, inoltre, che i fitosteroli abbiano un ruolo, seppur inferiore rispetto a quello svolto nei confronti del colesterolo, nella riduzione dei livelli di trigliceridi, solo però quando questi sono moderatamente alti. Scarsa attività fisica – La salute cardiovascolare è strettamente legata all’attività fisica.
Specie Vegetali
Le malattie cardiovascolari sono sempre più diffuse e rappresentano uno fra i maggiori problemi di salute al livello mondiale. Praticare una regolare attività fisica e seguire una dieta bilanciata possono aiutare a ridurre i principali fattori di rischio. Oltre sessanta studi clinici hanno dimostrato l’estrema efficacia di questa scelta, svelando come gli steroli vegetali per colesterolo siano una scelta intelligente per prevenire le malattie cardiovascolari.